Ho iniziato a preparare la pubblicazione del sesto volume
dell’Opera di Chiara Lubich: Il diario. Il 19 luglio 1964 è un’elegia per la
morte di Vincenzo Eletto Folonari, avvenuta la settimana prima. A metà del testo
una preghiera rivolta direttamente a Eletto. Mi sembra possa essere indirizzata
a tanti dei nostri morti:
“Eletto nostro, prega in cielo ora per noi che preghiamo
per te. Siamo certi che Dio, amandoti, ti ha colto nel momento buono. Tu lo hai
amato nella tua vita; non avevi che Lui e Maria.
Ora sei giunto dove pur noi dobbiamo venire. Facci la
strada, Eletto, assieme agli altri focolarini, e preparaci il posto. Sii il nostro
avvocato presso Maria e chiedile insistentemente di farci morire, piuttosto che
offendere Gesù anche minimamente, e domandale di farci santi per la sua gloria.
Ora tu, che vedi quel che vale, come del resto t’eri
abituato, quaggiù. Aiutaci a non andar fuori strada ed a mantenerci nella
carità, come tu hai fatto”.
Caro ragazzo, Eletto. Spesso nei miei pensieri.
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