lunedì 15 agosto 2022

L'Assunta: cieli nuovi e terra nuova

Sono fioccati gli auguri per il 15 agosto: pochi – almeno quelli indirizzati a me – inneggianti al Ferragosto, meritato periodo di riposo; molti quelli che guardano all’Assunta, anche perché per gli Oblati quest’anno sono 200 anni dall’esperienza di sant’Eugenio con la cosiddetta “Madonna del sorriso”.

Indubbiamente lo sguardo è rivolto al Cielo, meta del nostro pellegrinaggio. E saranno cieli nuovi e terra nuova. Terra nuova! Ritroveremo proprio tutto e tutti… e “nuovi”! per fortuna. Niente mancherà di quello che abbiamo lasciato o perduto, di quelli che abbiamo lasciato o perduti. Maria è assunta con il “corpo”, con tutta la sua umanità, fatta di relazioni: tutto è salvato, tutto rimane.

Mi è giunta anche una bella e semplice poesia di Trilussa:

“Quannero regazzino, mamma mia
me diceva Ricordati, fijolo,
quanno te senti veramente solo,
tu prova a recità 'n Ave Maria.
L'anima tua da sola spicca er volo
e se solleva, come pe' maggia".
Ormai so' vecchio, er tempo s'è volato.
Da un pezzo s'è addormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l'ho mai scordato.
Come me sento veramente solo
io prego la Maronna Benedetta
e l'anima mia da sola pija er volo”.

 

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