Da Vallada scendevamo a Belluno, nell’Istituto
psico-pedagogico di Cussighe, per far giocare i ragazzi con problemi
caratteriali. Eravamo diventati amici. Un giorno don Angelo, il cappellano,
alla messa parlò di noi ai ragazzi. Era il 1974 e ci stavamo preparando ai voti
perpetui. Drammatizzò una lunga scala di pompieri e un pompiere che saliva su,
sempre più in alto. Arrivato in cima si gira verso la folla, saluta, si gode l’applauso
della gente che guarda da sotto, e si dimentica che è salito per spegnere l’incendio.
“Anche questi giovani – continuò – in questi anni di preparazione sono saliti
su una scala alta alta e adesso sono arrivati in cima. Possiamo far loro un bell’applauso,
ma se sono saliti lassù non è per farsi applaudire, ma per cominciare a
lavorare!”.
L’Assemblea della COMI volge al termine. Mancano solo gli ultimi adempimenti formali. Un bello scambio, progetti, messe a punto… Ma ora che la revisione è stata fatta e il motore si è rimesso in moto la macchina deve partire e slanciarsi in avanti. Lo sguardo rivolto all’interno si indirizza adesso all’esterno: c’è un mondo che attende, una missione da compiere. Auguri e avanti tutta!
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