sabato 12 marzo 2022

Tutto sarà trasfigurato

 


Era notte o era giorno quando, in preghiera sul monte, ti trasfigurasti? Luca non ce lo dice. Se era giorno, il tuo splendore offuscò la luce del sole. Se era notte, la tua luce dissipò le tenebre. Doveva essere notte, perché di notte eri solito ritirati a pregare, quando i tuoi discepoli, come più tardi nell’orto degli olivi, venivano sopraffatti dal sonno.

È notte. Le tenebre ricoprono la terra. Le stesse tenebre che in pieno giorno, quando fosti innalzato sulla croce, avvolsero tutta la terra. Ed è proprio di quel giorno che diverrà notte, che discorri con Mosè ed Elia, la Legge e i Profeti. L’intera Scrittura parlava di te e annunciava l’esodo doloroso che ti avrebbe condotto alla morte per condurre noi dalla morte alla vita.

Quell’esodo avverrà in una tenebra capace di oscurare la presenza di Dio, di far smarrire la strada, di metter paura, una “paura da morire”, che ti farà sudare sangue, «con forti grida e lacrime».

Ma proprio mentre ne parli con Mosè ed Elia, e percepisci il buio, ti accendi di luce e fai splendere la notte: la tua notte non ha più oscurità, annuncio di risurrezione, di esodo compiuto.

Sono passati otto giorni dall’annuncio della tua passione e oggi ridoni speranza ai tuoi discepoli e già fai loro vedere la tua risurrezione. Il tuo cammino verso Gerusalemme sarà un cammino verso la luce, culminante nell’abbraccio del Padre.

“Otto giorni” dopo l’inizio della Quaresima anche la Chiesa ci mostra la metà del nostro cammino: seguirti fino in fondo nelle tenebre della tentazione, del dolore e della morte, per essere con te trasfigurati. Questo nostro corpo, quello che abbiamo seminato nella vita, il nostro lavoro, le nostre opere... tutto sarà trasfigurato. Al di là dell’inevitabile morte e del disfacimento, anche su di noi risuona la parola del Padre: Sei il Figlio mio, l’eletto.

A volte siamo stanchi, Signore, e scoraggiati.
Non sappiamo perché lavoriamo,
se ha ancora un senso la nostra giornata
qui sulla terra.
Chiamaci alla preghiera,
nella solitudine del monte,
lasciati incontrare
e resta sempre con noi.
Mostrati anche a noi come ai tuoi discepoli.
Brilla in ogni nostra notte.
Donaci di gustare la tua presenza.
Lasciaci fare tre tende.
Accendici della tua luce.

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