lunedì 7 marzo 2022

Con gli Oblati in Ucraina


Ogni due giorni sentiamo  gli Oblati delle 10 comunità presenti in Ucraina. Spesso di devono nascondere per proteggersi dai bombardamenti. Nessuno di loro ha lasciato le case e le parrocchie; ma rimangono per accompagnare le persone, per sostenerle moralmente, spiritualmente e materialmente, e spesso per metterle in grado di rifugiarsi nelle cripte e nelle cantine delle nostre chiese e case.

A Chernihiv, spesso bombardata sul lato del confine bielorusso, non solo i parrocchiani ma anche gli abitanti degli edifici vicini si rifugiano nei sotterranei della chiesa, dove pernottano anche i bambini piccoli. A Tyvriv, presso il Santuario di Nostra Signora e dei “Martiri per la fede del 20° secolo”, ha trovato rifugio un folto gruppo di parrocchiani di Kiev e di altri villaggi più devastati dai bombardamenti. Nel Santuario “San Giuseppe” viene organizzata davanti al Santissimo Sacramento un'intensa preghiera per la pace. “In più occasioni nella nostra vita quotidiana e anche durante le celebrazioni eucaristiche, ascoltiamo le sirene che annunciano possibili bombardamenti o voli di aerei militari, che seminano grande paura tra la gente”.

Con loro chiediamo che Dio possa fare un miracolo e darci la pace.

Nessun commento:

Posta un commento