martedì 20 aprile 2021

"Meditazioni": un classico

 

Il mio primo contatto con il libro Meditazione fu con l’oggetto stesso. Un contatto solamente visivo. Non avevo il coraggio di toccarlo se non con gli occhi. Era posato sull’ultimo banco della cappella, dove si sedeva il rettore del seminario che più tardi sarebbe diventato vescovo. Mi attirava quella copertina rossa, con la bella foto della Madre con Bambino. Mi attirava il titolo, semplice, essenziale, promettente. Mi incuriosiva la mancanza del nome dell’autore (non immaginavo fosse un’autrice). Adesso, dall’inventario delle edizioni ricostruito da Maria Caterina Atzori, mi pare di poter affermare con sicurezza che si trattava della quarta edizione, del 1962.

Avrei dovuto attendere il 1965 per prendere in mano il libro, ormai in una nuova edizione, la sesta, con finalmente il nome dell’autrice, Chiara Lubich. Lo leggevo assieme a un mio compagno di liceo. Cercavamo luoghi appartati e silenziosi come richiedevano quelle pagine dense, anche un po’ misteriose… Ne rimanevo affascinato pur non cogliendone appieno il significato: mi chiedevano di lasciarmi prendere per mano per condurmi verso orizzonti di senso ulteriori, come un appello all’infinito.


Chissà quante migliaia e migliaia di lettori, di innumerevoli lingue, potrebbero raccontare come e quando sono venuti in contatto con questo libro. Perché esso non lascia indenni, segna una storia. E quante generazioni lo leggeranno ancora. Perché è un classico. Sessant’anni di vita sono bastati a consacrarlo tale. Un classico senza specificazioni limitanti, come potrebbe essere “di spiritualità”, o “di mistica”. È un classico e basta, perché scava nell’animo umano e ognuno vi ci si può ritrovare; guarda l’umanità d’attorno e ne interpreta gli aneliti più profondi, i suoi sogni, i desideri.

Sono cinquant’anni che li leggo queste meditazioni e sempre mi dicono cose nuove. Come quando le lessi la prima volta, sento che in esse si celano ancora dimensioni segrete, segno che davvero Meditazioni è un “classico” e, come ogni classico, continua a parlare al lettore e a instaurare con lui un colloquio sempre nuovo.

Adesso, come ogni classico che si rispetti, anche il libro Meditazioni di Chiara Lubich ha la sua edizione critica, curata da Maria Caterina Atzori: “La Luce va data”. Meditazioni di Chiara Lubich: prima edizione critica, Città Nuova, Roma 2021, 352 p. Ho appena scritto una nutrita recensione per la rivista "Nuova Umanità".


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