Verona, 7 agosto 2001
Ringrazio il Signore
Gesù che mi ha chiamato a consacrarmi a Gesù nella nostra Congregazione
Missionaria e mi ha conservato in essa nel suo grande amore ricco di
misericordia.
Gli chiedo perdono delle mie numerose infedeltà, anche di quelle che, pur
avendo commesso, non conosco.
Eppure lo lodo, con animo dilatato, per il suo amore e la sua infinita
misericordia.
Ora, come da tempo, vivo ogni giorno come il più bello e l’ultimo della mia
vita.
Ho la gioia di poter annunziare la lieta novella, assieme ai miei fratelli,
soprattutto nelle missioni parrocchiali.
Lourdes, 30 giugno
2007
È una grande grazia
di Dio aver potuto celebrare la S. Messa durante tutti questi anni. Col
trascorrere del tempo, ho il sentimento più vivo della fede in questo grande
mistero di Gesù Cristo che mi parla nel Vangelo e che mi dà vita nei segni eucaristici.
(…)
Provo sempre una gioia semplice ma vera, per la fede, l’amore del Signore Gesù.
(…)
La Santa Vergine Immacolata sostenga la mia fede e il mio amore verso l’amabilissimo
suo Figlio!
Pescara, 10 agosto 2011
Mi sento riconoscente
alla nostra congregazione per la formazione umana, cristiana e oblata, che ho
ricevuto in tante comunità nelle quali ho vissuto.
Anche ora vivo nella gioia: gioia di amare Dio, nell’amabilissimo Signore Gesù;
gioia di far parte ora di questa comunità di S. Andrea, tanto viva e
partecipata; gioia un po’ in tutto: annuncio del Vangelo, vivere sacramenti e
contatto con le famiglia.
Col passare degli anni (tanti!), la vita si semplifica, mi pare, diventa più
essenziale.
7 luglio 2017
Ho trascorso tanti
anni di vita e apostolato oblato in tante comunità… E ora vivo questi anni
nella gioia e nella pace, gioia in ogni luogo.
Gioia nella preghiera. Anche nella nostra comunità; gioia nella parola di Dio, sempre
nuova; gioia nell’Eucaristia quotidiana, che mi rifà la vita; nel poco servizio
missionario (confessioni, ogni giorno do parecchio tempo; e gaudio nella visita
ad ammalati).
Vivo nell’attimo della misericordia di Dio e della tenerissima Immacolata.
Lo incontrai per la
prima volta nell’ottobre 1968, arrivando a San Giorgio Canavese. Era appena
stato nominato maestro dei novizi e io sarei dovuto essere stato il suo primo novizio.
Sotto la sua guida feci la mia settimana di ritiro in preparazione al
noviziato. Poi i superiori ebbero misericordia di me: non sembrava opportuno
che facessi il noviziato da solo – ero l’unico candidato! – con un maestro “ad personam”. Andai così a studiare a Torino, dove tra l’altro p. Fernando mi fu professore di antropologia
filosofica. Divenne la mia guida spirituale, come lo è stato per tanti.
P. Fernando Gargantini è morto 15 giorni fa a Pescara, a 91 anni di età. Queste
poche note che ho trovato tra i suoi scritti bastano a ricordarci che nella sua vocazione aveva trovato pienezza di vita e gioia.
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