La
campagna della bassa bergamasca è soffusa d’una nebbia che lascia intuire le
sagome di alberi ed edifici. Ed ecco un altro dei tanti doni inattesi:
Caravaggio! Non avrei mai immaginato che un giorno sarei arrivato fin qui. Le
forme mosse dell’imponente chiesa sono sfumate, la torre campanaria non lascia
vedere la sua cima che sembra innalzarsi all’infinito.
Dall’antica
porta della città si avvia il lungo viale alberato che porta al santuario
mariano.
Chissà
perché sono pervaso da tanta gioia.
Un
grande porticato abbraccia l’ampia distesa che fronteggia il santuario. Sarà
suggestione della nebbia, ma sembra immenso. La storia è semplice: una povera
donna, maltrattata dal marito, si trova in quel campo a falciare l’erba quando le appare
la Madonna. Tutto qui. Eppure nel cuore del santuario, in basso, dove è
sgorgata la sorgente, si avverte una presenza.
Quante
persone in preghiera! Sembra un paradiso…
Poco distante la chiesa e il convento di san Bernardino, del 1400, appena restaurato, con affreschi d’una bellezza sorprendente: un autentico gioiello d’arte.
Che
dono!
Continuano intanto a giungere messaggi sull’incontro
del giorno precedente a Bergamo:
Desidero
ancora ringraziarti di cuore per quanto ci hai donato con appassionato
convincimento sabato a Bergamo. In questi giorni ho continuato a meditare sulle
quattro parole che esprimono il carisma dell’unità che hai postato sul tuo blog
e le ho trovate così incisivamente efficaci che ho pensato di offrirle al
gruppo “Ripensare la politica” che a cui abbiamo recentemente dato vita…
Innanzitutto mi ha colpito la vicinanza
con un carisma (il vostro) che, proposto e vissuto a partire da un'esperienza
semplice e personale, ha l'audacia e il desiderio di avere a che fare con il
tutto: il tutto della persona, il tutto della Chiesa, il tutto della realtà. E
mi ha colpito come questo emergesse non come pretesa o ambizione, ma come
riconoscimento grato di un dono ricevuto, da parte di chi parlava, con umiltà…
Mi chiedevo perché mi sentissi così a
casa. Credo di poter dire che 10 anni fa, questa condizione di immedesimazione
e amicizia non sarebbe stata possibile. Il cammino fatto in questi anni, il
nostro come il Vostro, ci ha sicuramente resi più umili e desiderosi di
camminare insieme. Questo l'ho visto anche in Voi e mi ha molto colpito e
confortato.
Buon cammino, che dopo sabato, sento più comunionale…
Buon cammino, che dopo sabato, sento più comunionale…
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