Termina
la trasferta svizzera della Scuola Abbà. Giorni di luce, di gioia, di studio
intenso e approfondito. Soprattutto, mi sembra, cammino insieme di santità.
“Cenacolo
di santità”, così Chiara Lubich aveva definito la Scuola Abbà. Come si può parlare
di Paradiso senza tendere ad esso in un cammino di santità?
“Questa
volta - annotò il 22 novembre 2003, iniziando il nuovo anno accademico e
riferendosi al suo scritto oggetto di studio - lo leggiamo allo scopo di
convertirci, traducendolo in vita. Dobbiamo far in modo che la Scuola Abbà, diventi
Paradiso. Fra il resto solo così si capiscono i contenuti di questi volumi”.
La
cittadella di Montet, un centinaio di “abitanti”, ha fatto da cornice alla
nostra esperienza di lavoro e ci ha aiutato ad attuare questo “cenacolo di
santità”.
Ci ha
lasciato con le parole del Vangelo di oggi: “Vigilate…”, perché egli viene
sempre. E con l’invocazione con cui si chiude la Bibbia: “Vieni, Signore Gesù”,
e cui risponde la più bella promessa: “Sì, vengo presto!”
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