Fonte battesimanle dell'antica chiesa della Maddalena dove fu battezzato sant'Eugenio |
“Vi
faccio una domanda? Chi di voi conosce la data del suo battesimo?”. Così papa
Francesco all’Angelus il 10 gennaio 2016. “Sicuramente non tutti - continuava. Perciò
vi invito a cercare la data chiedendo per esempio ai vostri genitori ai vostri
nonni ai vostri padrini o andando in parrocchia. È molto importante conoscerla,
perché è una data da festeggiare, è la data della nostra rinascita come figli
di Dio”.
Sant’Eugenio
la ricordava e la festeggiava. Così scriveva nel diario il 2 agosto 1837:
“Anniversario
del mio battesimo. Prima di partire da St Martin per tornare a Marsiglia, alla
messa, con un profondo sentimento di riconoscenza, di pentimento e di fiducia
unito, per quello che oso credere, a una sincera buona volontà, ho detto queste
belle preghiere del messale di Vienna:
Dio benedetto, tu che nella tua grande misericordia ci
hai fatto rinascere per una speranza viva, per una eredità che non si corrompe,
accordaci sempre di desiderare, come bambini appena nati, il puro latte della
tua parola, perché attraverso di essa possiamo crescere nella salvezza (1 Pt 1,
24; 2, 2).
Dio, grazie al tuo amore inestimabile, siamo chiamati
tuoi figli e lo siamo realmente (1 Gv 3,1), accorda, per la forza di questo
sacrificio, a noi che abbiamo ricevuto nel battesimo lo Spirito di adozione di
figli, di ottenere in eredità la benedizione promessa.
La fede che ti abbiamo professato nel nostro battesimo,
Signore, la rinnoviamo adesso al tuo altare, rinunciando a Satana e decidendo
di compiere la legge di Cristo; accorda, a noi che abbiamo ricevuto il pegno
della via immortale che ci hai promesso, di crescere continuamente nella vita senza
macchia per la quale ci siamo impegnati”.
Che belle preghiere! le farò mie.
RispondiEliminaIl Papa ha ragione. Ti dirò che non solo 'festeggio' il mio battesimo, ma anche quello dei miei figli. Anche se non vivono più in casa, ogni anno non manco di inviare loro gli auguri di 'complebattesimo'!