Pistoia, capitale europea della cultura
2017, tra le mille iniziative mi ha offerto una mostra affascinante su Giovanni Pisano, maestro
scultore del 1300.
La mostra è allestita nel palazzo che
si erge davanti alla chiesa di sant’Andrea, uno dei capolavori d’arte romanica,
che contiene parecchie opera del Pisano, a cominciare dal pulpito.
Le opere esposte si concentrano
soprattutto sulle opere lignee, soprattutto i Crocifissi. Costituiscono una
autentica novità figurativa, conferendo un netto stacco al corpo rispetto alla
croce. Cristo non è deformato o sfigurato come in quelli dolori d’area tedesca.
Possiedono un’intensa energia drammatica grazie al movimento fortemente
articolato del corpo. I volti sono di rara bellezza. Davanti ad essi si può
davvero pregare.
La testa di Giovanni Battista,
scelta come icona della mostra, mi ha lasciato semplicemente incantato.
Le opere di un artista come Giovanni
o suo padre Cosimo testimoniano una straordinaria manualità, ma anche una delicata
arte della contemplazione e una intensa spiritualità. Non possono nascere se
non da sguardo limpido e profonda interiorità.
Lezione da imparare.
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