Una pausa
durante l’incontro dei religiosi mi ha concesso di andare, assieme a padre
Peppino Palumbo, a trovare la famiglia di Celso. Siamo tre compagni di
noviziato che difficilmente possiamo incontraci: uno in Guinea Bissau, uno in
Uruguay… me mi hanno lasciato a Roma. L’ultima volta che siamo potuti stare
insieme è stato una ventina d’anni fa, quando ci siamo incontrati a Marsiglia
per celebrare un comune anniversario. Allora c’era con noi anche l’altro
compagno di noviziato, Rino Martignago, ora infermo nell’ospedale di san
Giorgio Canavese. È quindi una gioia particolare passare insieme tutti e tre
questi quindici giorni di intensa vita spirituale.
Così saliti
sulle montagne attorno a noi, fino al 1600 metri, sugli altipiani di San Giorgio
con gli alpeggi estivi delle mucche, attorniati da un paesaggio meraviglioso,
che ci faceva ricordare la Parola di Vita di questo mese: “Buono è il Signore
verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le sue creature” (Sal 145,
9).
A Velo
Veronese, paese di Celso, ci siamo ritrovati con tutti gli Oblati che
partecipano all’incontro dei religiosi, siamo 11. Il paese è un piccolo
gioiello, con i suoi 160 abitanti. Vi fanno capo che gli altri 500 abitanti del
comune.
Ad ogni passo
un conoscente di Celso da salutare: sono tanti che negli anni passati ci sono
recati a Fonjumetaw, in Camerun, nella missione di Celso, per costruire strade,
ponti, case… tutto gratis per amore di Dio e della sua gente!
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