Da tre giorni
eccomi di nuovo sui Monti Lessini, a 25 chilometri da Verona. Caldo come nel
resto d’Italia, nonostante gli 800 metri d’altezza, ma chi ci fa caso, presi dalla
festa del nostro ritrovarci insieme.
L’annuale
incontro dei religiosi è ormai nel pieno del suo svolgimento.
Sono
quasi 50 anni che ogni estate partecipo a questo appuntamento, prima nell’Alto
Adige, poi nel Bellunese, nel Trentino, in Svizzera, in Slovenia… e da quattro anni
in questo paesino silenzioso e senza pretese, tra un gran verde.
Cosa ci
porta insieme da tutta Europa e da vari Paesi del mondo? Lo stesso Ideale di
Chiara Lubich, che invita alla comunione tra i nostri carismi e che
concretamente si esprime nella comunione tra di noi, amici di vecchia data, con
sempre nuovi giovani che si aggiungono di anno in anno rinnovando il gruppo.
Poche persone, una sessantina, ma rappresentanti di tanti altri religiosi che
poi ognuno di noi incontrerà nelle varie parti del mondo da cui proviene, per
portare la vita che fiorisce tra noi.
Costanzo ci
ha lasciato venti giorni fa. Ci manca il suo sorriso, la presenza sempre
festosa, la creatività, la curiosità del giornalista professionale, l’anticonformismo,
assieme al fuoco del suo Brasile, dove con generosità ha speso gli anni più
belli della sua vita.
Ho in
mano uno dei suoi ultimi libretti, La
notizia nuda, dove leggo:
Che peccato aver ridotto il Vangelo a un
libro! A parole, pur belle.
Vangelo è Buona Notizia… è carne e ossa,
persona viva. Non messaggio divino, ma Dio fatto uomo: “La Parola si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi” (v 1, 14).
Notizia fatta corpo, sentimento,
intelligenza, volontà, pianto, riso, rapporto, amore. Molto più di un libro…
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