Sono passati nove anni dalla morte di Chiara Lubich eppure nel Movimento dei focolari si continua a festeggiare il suo onomastico come quando era viva.
I vari
gruppi si ritrovano per ricordare la mamma, con la gioia di sempre e ci si
scambiano gli auguri, le foto, i video…
Mi è
arrivata una foto di Chiara del 1956, durante il suo viaggio in Terra Santa. È stata
scattata mentre ella, seduta sull’ultimo gradino della scala che scende verso
il torrente Cedron, guarda la scala. La tradizione vuole che scendendo quei
gradini, dopo l’ultima cena, andando al monte degli olivi, Gesù abbia recitato
la preghiera al Padre che Giovanni riporta al capitolo 17 del suo Vangelo. È la
preghiera per l’unità.
Quella
foto mi sembra l’icona del sogno di Chiara che, raccolta e pensosa, condivide
il sogno di Gesù: “Che tutti siano uno”. Un sogno che continua ad essere vivo
tra tanti…
Tra
questi tanti c’è anche il piccolo gruppo di amici che si oggi è raccolto in
casa di mia mamma per tenere desto il sogno dell’unità.
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