La
racconta dei detti di apa Pafnunzio, apparsa nel 2014, ha avuto una diffusione
molto limitata. Il libro è stato tradotto
e pubblicato in spagnolo. Una scelta di detti, in pochi esemplari, è apparsa
anche in arabo, francese, inglese. La conoscenza dell’apa è praticamente rimasta
all’interno di un piccolo cerchio di amici. Egli è stato e resta una persona
umile e nascosta, perlopiù ignota.
Tuttavia,
dai pochi che l’hanno letto, mi sono giunte eco positive. I più affermano di
essersi riconosciuti nell’esperienza dell’antico solidario del deserto, lontano
nel tempo e nello spazio, con una vita tanto diversa dalla nostra di oggi,
eppure vicino per quanto prova e vive: le stesse piccole gioie, gli stessi
desideri, la costatazione della propria debolezza e dei fallimenti, la volontà di
andare avanti nonostante tutto, l’abbandono fiducioso nella misericordia di
Dio.
Proprio
oggi mi è arrivato questa e-mail da una lettrice peruviana:
“Voglio
dirle che ho goduto tantissimo la lettura del libro del Apa Pafnuncio, è molto
ben scritto in spagnolo, bello da leggere e anche tocca molto il cuore con la
semplice e profonda sapienza delle storie. In tante parti mi sono intenerita e
commossa. Quando lo ho letto ho pensato subito a tante persone che potrebbe
aiutare leggerlo…”.
Queste
risposte mi sono state di incoraggiamento a ricercare altri detti di questo
marginale padre del deserto, per consegnarli, ancora una volta, ai pochi fedeli
lettori, nella speranza che anche questi siano di aiuto a quanti, nella vita
semplice di ogni giorno, aspirano a cose grandi.
Quando
apa Pafnunzio prese coscienza
che
ormai era imminente l’incontro
col
Padre,
si
guardò un attimo e rimane smarrito:
“Quando
poco ho fatto nella vita”.
La
vita era vuota
Poi
alzò gli occhi al Padre:
“Hai
fatto tanto nella mia vita”.
La
vita era piena.
Io appartengo a quella ristretta cerchia di cui parli, e voglio conoscere presto i nuovi detti di Apa Pafnunzio, infatti conoscerlo mi ha aiutato molto! Auguro a tante persone di incontrarlo. Anna.
RispondiElimina