“Se in Cielo
ascolteremo musica come questa, mi rinasce il desiderio del Paradiso”. Così ieri
sera la signora seduta accanto a me, al termine di uno dei più bei concerti a cui ho
partecipato. Bello non soltanto per le musiche, che hanno spaziato dal Gloria
della Messa degli angeli a Pergolesi fino a rapsodie americane contemporanee; non
soltanto per la presenza di oltre 200 coristi, oltre agli strumenti a fiato e a
percussioni; non soltanto perché erano sei cori che cantavano all’unisono,
cinque da diversi stati degli Stati Uniti e uno da Hong Kong; non soltanto per
il luogo: la chiesa di santa Maria sopra Minerva...
Era bello
per la disposizione dei cantanti: una metà nell’abside, un’altra metà in fondo
chiese, con il maestro che dirigeva in mezzo alla chiesa, facendo dialogare i
cori tra loro; poi il coro si riuniva in cima alla chiesa, per posizionarsi
successivamente lungo le navate… Il risultato è stato un pieno coinvolgimento
di tutti i presenti, avvolti nella musica, abbracciati dal coro.
Padre
Ermanno Rossi, padrone di casa, mi ha fatto sedere accanto a sé in prima fila,
facendomi trovare al centro del semicerchio corale, quasi ne facessi parte. La
musica mi è entrata dentro e mi ha rapito. E pensare che in Paradiso udremo ben
altra musica e vedremo ben altre danze e coreografia. Non soltanto ne sarà
coinvolto come l’altra sera, ma sarò parte del coro, immedesimandomi con ogni
voce, accogliendo e trasformandomi in ogni voce. Sarà semplicemente Paradiso. Nel frattempo
non fa male assaggiarne qualche anticipazione.
Post entusiasmante e coinvolgente, p. Fabio! Ma... so di scandalizzare..., io non capisco la musica! tanto da essermi chiesta, in qualche occasione, come potrebbe essere il Paradiso per una come me... Che ne dici?
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