Il volo
di ritorno in Italia mi porta in vari aeroporti e mi prenderà 24 ore… Cos che
succedono anche in questa grande America. È proprio bella, grande, viva,
giovane, dinamica, ricca, simpatica, questa America. Gli aeroporti di Dallas,
San Antonio, Houston, Chicago, nei quali sbarco uno dopo l’altro in cerca di
rimediare a guasti del motore e altro, mi paiono piccole-grandi città,
animatissime, con architetture classiche e ultramoderne… Che bella l’America! E
com’è bella la sua gente.
Chiudo il
mio viaggio con le parole di John F. Kennedy, a 100 anni dalla nascita, con le
quali l’ho iniziato citando il discorso di investitura presidenziale: “Cittadini
del mondo, non chiedete cosa l’America può fare per voi, ma cosa possiamo fare,
insieme, per la libertà dell’uomo”
È un tempo
nel quale ognuno afferma di voler essere il primo, chiudendosi in se stesso e
rivendicando la propria identità a scapito degli altri. First America! Ma anche
First Italia, Inghilterra, Francia… Ci siamo dimenticati che siamo una sola
famiglia? E chi ha di più deve pensare a chi ha di meno, chi è primo a chi è
quarto, o centoventisettesimo, o ultimo.
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