In quel tempo,
Gesù disse ai suoi apostoli: «E non abbiate paura di quelli che uccidono il
corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima» (Mt 10, 26-33)
Con
quanta forza lo asserisce e per tre volte lo ripete: “Non abbiate paura”.
Gesù non
ha avuto paura di annunciare la verità e di far conoscere il volere del Padre
in tutta la sua esigenza. Era scomoda la sua parola, al punto che hanno gridato
di toglierlo dalla loro vista: “Via, via, crocifiggilo!”. Il profeta aveva
preannunciato che sarebbe stato “di imbarazzo”, “insopportabile” anche solo a
vederlo, perché “la tua vita è diversa da quella degli altri” (Sapienza 2,12-13). Gesù sapevi che sarebbe
stato schernito, flagellato, crocifisso.
Mandando
i suoi discepoli in missione – siamo tutti “mandati” – sapeva che sarebbe
capitato a essi come a lui: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche
voi”.
Così è
stato, è, e continuerà ad essere per tanti cristiani. In maniera violenta,
dalla lapidazione di Stefano alle stragi in massa in Sudan, in India, in Siria,
in Nigeria... Il martirologio cristiano ogni anno si arricchisce di decine e
decine di uomini e donne uccisi perché hanno testimoniato Gesù e quindi sono
scomodi: la verità fa male.
Più
spesso, nei nostri ambienti, si avverte una persecuzione diversa, più sottile e
quotidiana: chi vive con sincerità il Vangelo è ridicolizzato, emarginato,
additato come arretrato, fuori dal mondo…
Allora
la paura rischia di paralizzarci. Meglio seguire la corrente, fare come fanno
tutti… E il sale diventa insipido, la luce si smorza e si nasconde, la parola
si soffoca e tace. La paura suggerisce un quieto vivere e così uccide l’anima.
Perché
non dobbiamo avere paura?
Perché
la verità si fa strada da sola, è più forte dell’opinione. La tua Parola rimarrà
mentre tutto il resto passerà. È la fede nel Vangelo, in Gesù la Verità, a
infondere il coraggio della testimonianza: stare dalla sua parte è stare dalla
parte giusta.
Perché il
Signore ha vinto la morte con la risurrezione. Anche per noi l’ultima parola non
la dirà la morte e chi può uccidere il corpo. La dirai Colui che è la Resurrezione
e la Vita e dona
la vita vera.
Perché
qualunque cosa ci accada siamo in buone mani, in quelle del Padre. Siamo al
sicuro: lui vede e provvede.
Perché
mentre si istituisce un procedimento contro di noi, il Signore ne istituisce
uno in nostra difesa. “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e
diranno ogni sorta di male contro di voi… perché grande è la nostra ricompensa
nei cieli”.
Donaci di guardare solo a te
così che niente ci spaventi.
Riempici il cuore d’amore
che scaccia ogni timore.
Rendici forti e coraggiosi
per essere sempre nella verità
e che la nostra vita splenda
come un astro nel cielo
a indicare a tutti la bellezza
e la bontà del tuo Vangelo.
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