Enrico Tempier, il primo compagno |
Sant'Eugenio de Mazenod |
Il 25
gennaio si conclude il 200° anniversario degli Oblati
Per la
chiusura degli 800 anni dalle origini dei Domenicani, il 21 gennaio scorso, papa
Francesco è andato a celebrare la messa nella basilica di san Giovanni in
Laterano.
La
chiusura dell’anniversario della nascita degli Oblati (200 anni) è stata meno
solenne ma non meno sentita ed ha avvolto di grande gioia l’intera comunità.
Il 16
dicembre 1819 sant’Eugenio, a quasi tre anni dagli inizi, raccontò al nuovo
vescovo di Aix, Mgr de Bausset, insediato da appena un mese, le origini della
propria Opera.
Le stanze della fondazione |
Nel corso dell’anno 1815, M. l’abbé de Janson e M. l’abbé Rauzan,
s’erano consultati per rispondere al progetto del S. Padre che desiderava la
predicazione di missioni in Francia. Costoro supponendo la mia disponibilità si
rivolsero a me per invitarmi a unirmi ad essi in questa santa opera. Le loro
insistenze furono tali e i motivi addotti così ragionevoli, che mi pareva impossibile
non aderire alla proposta.
Non era però senza un gran dispiacere ch’io mi sentivo
come forzato a lasciare la diocesi, perché fin dal primo istante che entrai
nello stato clericale, m’ero consacrato intenzionalmente al suo servizio. […]
Mi trovavo in questo stato
di perplessità quando il Signore mi ispirò il progetto di costituire ad Aix una
società di missionari destinati ad evangelizzare preferibilmente i poveri delle
campagne fino agli ultimi borghi della Provenza. Feci presenti le mie
intenzioni ai vicari generali i quali l’approvarono; e immediatamente misi il
progetto in esecuzione, gettando le
fondamenta di quella piccola società che da cinque anni lavora
ininterrottamente alla conversione delle anime con un successo che è dovuto
unicamente a Dio e che può essere considerato un miracolo.
Allora fui in grado di rispondere ai signori Janson e
Rauzan che non mi era possibile aderire al loro invito perché le necessità
della diocesi reclamavano i miei servigi. Infatti cominciai subito con alcuni collaboratori
zelanti quel ministero medesimo a cui essi volevano partecipare, in favore
delle povere anime abbandonate da cui eravamo circondati. […]
Nessun commento:
Posta un commento