Ascolto le beatitudini e in esse vi
vedo riflesso Gesù.
Sono la sua biografia. Rivelano chi egli è.
Povero
di spirito e puro di cuore è luminosa trasparenza di Dio. Si è fatto talmente
vuoto e niente da far passare tutto e solo Dio.
Ha
pianto su Gerusalemme facendosi carico della nostra durezza di cuore, e ha
pianto sull’amico morto condividendo ogni nostro soffrire. Ha patito persecuzione
e ingiustizia come gli ultimi della terra. Ha fatto suo ogni nostro male, così
che sempre potessimo scoprirvi la sua beatitudine.
Mite e
misericordioso ha rinunciato ad ogni forma di violenza e di vendetta, dimenticando
il male che gli abbiamo fatto e rendendo bene per male. Mi aspetta sempre, con
pazienza, anche quando mi fermo o mi perdo e sempre mi perdona.
Ha
provato fame e sete di giustizia, di rapporti veri, smascherando ipocrisie e
falsità, e ha costruito relazioni d’armonia e di pace.
Mi vuole
povero di spirito e puro di cuore, per possedere soltanto lui, in pienezza,
senza costruirmi idoli vani.
Mi
insegna a scoprire la forza della beatitudine in ogni mia pena, in ogni patire.
Ma prima ancora mi insegna a soffrire e piangere non su di me, in inutili
ripiegamenti, ma con chi soffre e chi piange, partecipando e condividendo.
Mi
mostra come l’amore copre lo sgarbo dell’altro, si sforza di perdonarlo e
sempre spera in lui.
Mi
ricorda che non posso starmene in pace finché c’è guerra e ingiustizia attorno
a me. E non debbo darmi pace se non lavoro per la giustizia e non costruisco la
pace.
Ascolto le beatitudini e vi vedo
riflesso il volto della Chiesa come Gesù l’ha voluta.
Non
cerca appoggio nel potere, né ripone fiducia nelle ricchezze, ma solo nel suo
unico Signore. Soltanto se semplice, povera e pura potrà godere della beatitudine
e mostrare a tutti le ricchezze e la bellezza del Cielo.
Nella
condivisione delle angosce dei poveri e delle persecuzioni degli ultimi trova
la certezza dell’adempimento della sua missione: portare il regno dei cieli.
Non nel plauso, nel consenso, nell’adulazione, ma nella derisione, nell’emarginazione,
nella contestazione, nel rifiuto la somiglianza piena con Gesù e quindi la
verità del suo essere suo Corpo.
Mite e
misericordiosa rifiuta ogni arroganza, accoglie tutti, cammina con tutti, serve
tutti, madre e sorella.
Difende
i poveri, i deboli, chi patisce ingiustizia e lotta per la pace, con tutte le
sue forze, finché non sia instaurato il regno di amore e di pace.
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