Qual è il fuoco che Gesù è venuto a portare e che vuole vedere
ardere?
È l’amore con cui il Padre ama il mondo mandando il suo
figlio?
È lo Spirito Santo che come lingue di fuoco scenderà sui discepoli?
È la novità del Vangelo?
Gesù vuole vederlo divampare, questo fuoco divino, e
invadere il mondo e incendiarlo d’amore. È la passione che gli arde in cuore,
unita all’ansia che giunga presto l’ora del suo battesimo di sangue. Perché lo
Spirito invada la terra, e con esso l’amore, la novità di vita, occorre infatti il prezzo
della sua passione e morte. Il fuoco e l’incendio d’amore vanno pagati.
Il fuoco che Gesù è venuto a portare non è innocuo per lui: domanda
la sua morte; ma non lo neppure per noi: consuma il negativo e distrugge il
male. Come spada entra nei cuori e divide nel profondo. Il Vangelo obbliga a
una decisione: o con Lui o contro di Lui. Il fuoco di Gesù deve bruciare scorie e pula che si annidano dentro: i nostri interessi, gli ideali pur belli
ma non in sintonia con il suo disegno su di noi, le nostre visioni miopi, le
azioni che contraddicono i suoi precetti.
Deve cedere tutto ciò che non è vero. Non ammette
compromessi. Altro che pace e tranquillità! È venuto a portare la spada!
Una volta decisi per il Vangelo, si accende un altro fuoco:
non più quello della distruzione, ma quello che infiamma d’amore per Dio e dà
la stessa passione di Gesù per l’umanità e accende il desiderio di spendere
la vita per essa, come hai fatto lui.
Nessun commento:
Posta un commento