Il lavoro con i rettori delle nostre
università e Istituti superiori ha raggiunto il suo scopo. Preparare persone
per la società e per la Chiesa appare sempre più una componente essenziale
della nostra missione. È un compito non facile, che richieste molte risorse
umane, finanziarie, organizzative, ma ognuno lavora con convinzione e con
passione.
Basta mettere il naso fuori casa e mi
trovo attorniato da un mondo sempre nuovo. Passano giovani che battono tra di
loro due bottigliette di vetro: è il segnale che li annuncia come esperti in
manicure e pedicure. Altri battono due legni: sono lustrascarpe (immagino
avranno molto da fare con strada così polverose e sabbiose).
Se camminando lungo la strada leggo
i nomi dei negozi, scritti sui muri a forte tinte, recito una litania infinita:
Gloria di Dio, Divina provvidenza, Le sementi di Dio, Gesù Gesù... Si
confondono espressioni di vera pietà e ciarlatanerie con profeti e veggenti ad
ogni passo.
Si confondono miserabili straccioni
e uomini e donne dai volti regali, carrette della fame e fuori strada di lusso,
lotta disperata per la sopravvivenza e corruzione arrogante. Quanti mondi in un
mondo, tutti amati da Dio.
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