Per
godere le luci di festa e i negozi con i regali preziosi.
Per
vedere i presepi che parlano sempre di gioia e bontà,
quello
storico sulle scalinate di Trinità dei Monti,
quello
popolare sotto il portico di sant’Eustachio,
quelli
oleografici e pur sempre belli nelle chiese parrocchiali,
quello maestoso di Piazza san Pietro.
quello maestoso di Piazza san Pietro.
Per
ascoltare un coro romano che si esibisce gratuitamente in piazza san Silvestro
o
i canti e i suoni degli artisti di strada col cappello per terra.
Ma
soprattutto per vedere la gente,
lo
spettacolo più bello che Roma offre sempre
con
generosità e larghezza.
È
proprio per questa gente, per questa città,
che
ancora si compie il mistero:
Divino e umano, Cielo e terra si abbracciano.
L’uomo dà a Dio la sua umanità e Dio dà all’uomo la sua
divinità.
Figlio di Dio, ti fai
uomo per fare dell’uomo il figlio di Dio.
Scendi su questa nostra
terra e ci innalzi nel tuo Cielo.
Spegni la tua luce e ti
rendi opaco,
nascondi la tua gloria
celeste nella piccolezza di un comune bambino
e accendi noi del
divino.
Scendi ancora tra noi
in questa nostra notte
di paura e di speranza.
Torni a brillare la tua
luce
e illumini le tenebre
della violenza e della
solitudine.
Portaci il Cielo sulla
terra
e trasfigura in Cielo la
nostra terra.
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