“Maria, Madre mia, mi metto sono la
tua protezione, mi rifugio sotto il tuo manto. Non mi respingere, piuttosto
proteggimi, donami i tuoi favori. Illumina la mia debole intelligenza e tocca
il mio cuore. Adornalo di quelle virtù che desideri vedere in tutti i cuori dei
tuoi Oblati”.
“Maria, Madre mia, non essere
insensibile: ascolta uno dei tuoi figli più indegni; fallo avanzare nel cammino
del cielo”.
Com’era semplice la preghiera dei
missionari di una volta, al pari dei loro desideri:
- Rimanere continuamente
unito a Maria e, attraverso di lei, arrivare al Cuore di Gesù.
- Voglio avere
costantemente sulla bocca l’invocazione: Madre purissima, prega per me; Madre
castissima, prega per me.
- La sera mi
addormenterò sempre sotto la protezione di Maria e quando mi alzo avrò cura di
mettermi sotto la protezione della mia buona Madre e la scongiurerò di
difendere la mia virtù nel corso della giornata.
- Offrire al mattino
e più volte durante il giorno, tutte le mie azioni al Sacro Cuore di Gesù attraverso
Maria Immacolata.
Così pregava e
voleva vivere il vescovo degli indiani e degli eschimesi, mons. Ovidio
Charlebois, di cui ho già scritto sul blog giorni fa: http://fabiociardi.blogspot.it/2014/11/il-vescovo-polare-davanti-alla-modernita.html
L’abbiamo ricordato
questa sera nella nostra novena dell’Immacolata
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