Anche Bede ha conosciuto la guerra,
che lo ha strappato dalla sua città. Per anni passa da un posto all’altra, dove
rifugiarsi una volta da uno zio, una volta da un altro parente. Deve cambiare otto
volte scuola. Dopo la guerra lo Tsunami: riesce a scappare e si salva per
miracolo.
Il ricordo dell’ordinazione dello zio
e della sua croce oblata non l’ha comunque mai abbandonato. Vorrebbe essere
come lui.
Nonostante le tribolazioni della
guerra e le calamità naturali entra nel noviziato degli Oblati. Una vocazione che
frutta in mezzo al dolore. Sembra un miracolo
La mamma gli scrive: “Sarà un
cammino lungo, quindi, figlio mio, prega ardentemente per raggiungere il tuo
obiettivo e affrontare tutte le difficoltà. Noi non ti lasceremo solo. Stiamo pregando
con te. Non perdere il tuo cuore e non scoraggiarti. Dio ti accompagnerà sempre”.
Il 1° maggio farà la sua oblazione
perpetua.
Anche le preghiere di una pensionata ,nonna ,che domani andrà alla prima comunione della nipotina si uniranno a tutti coloro che pregano per i nuovi oblati affinchè la loro vita missionaria sia colma di frutti .Pierangela
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