Nella cappellina di sinistra il terzo tesoro: il cuore di
sant’Eugenio, in una bellissima teca che porta scritto il motto della sua vita:
“Lo Spirito Santo è su di me e i ha
mandato ad annunciare il Vangelo ai poveri”, e le ultime parole rivolte agli
Oblati prima di morire: “Tra voi la carità, la carità, la carità, e fuori lo
zelo per le anime”. È una reliquia significativa, che ci ricorda l’amore
infinito che sant’Eugenio portava alla sua famiglia, ai poveri, alle persone
della sua diocesi… “un cuore grande come il mondo”, che sapeva amare d’un amore
appassionato e sincero.
La visita della casa generalizia ci porterebbe a scoprire
tanti altri tesori impensati: un archivio storico con documenti di inestimabile
valore, contenente manoscritti originali di sant’Eugenio e dei suoi primi
compagni, lettere di migliaia di missionari, raccolte di foto e di relazioni
provenienti da ogni parte del mondo, che raccontano, a partire dagli inizi del
1800 fino ad oggi, tanta storia della Chiesa, come moderni Atti degli apostoli.
Troveremmo gli uffici dove si lavora all’informazione, all’economia… Troveremmo
anche il mio ufficio per lo studio della storia, della spiritualità e della vita
degli Oblati…
Ma al termina, la visita ci condurrebbe di nuovo in
cappella, dove tutta la comunità si ritrova tre volte al giorno per pregare
insieme, in silenziosa adorazione e meditazione, nella celebrazione
dell’Eucaristia e dell’Ufficio divino. È questo il cuore che pulsa e che porta
vita all’intera grande comunità dei missionari Oblati sparsi nel mondo.
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