Spiego a 150 giovani l’ultima parte di Yucat, che si conclude con il tema della preghiera. Ne approfitto per leggere la pagina del libro “I detti di apa Pafnunzio”, dove l’apa spiega cos’è per lui la preghiera: tornare a casa. Alla fine una ragazza mi avvicina, e mi dice: “Mentre leggevi ho pianto. Io non ho casa. Adesso so come posso trovare casa”.
Mi
raggiunge un messaggio di una non meglio nota Anna. Riesco a scova il suo blog pieno
di foto e brevi commenti, intitolato: “Stelle - Piccoli eventi, vari colori dei giorni,
molto piccolo e molto grande, non dimenticare le stelle”.
Mi scrive: “Anche io sto leggendo I detti di apa Pafnunzio e all'inizio ho
creduto fosse un personaggio storico, poi ho capito che non è proprio così... e
ora penso che lui sia più di un personaggio storico. Trovo il libro bellissimo
e di vero aiuto nella vita di tutti i giorni, vorrei che tutti lo leggessero”.
Dal
suo profilo vedo che i suoi libri preferiti sono: Dottor Zivago, Solaris, Orgoglio
e pregiudizio, Il giardino di mezzanotte, Le inchieste del commissario Maigret. Chissà che d’ora in poi non
aggiunga anche I detti di apa Pafnunzio.
Un
altro messaggio mi dice: “Caro apa Pafnunzio. Mi stai rallegrando con il tuo
libro che sto usando, ossia ruminando, come meditazione. Grazie di questo dono
prezioso”.
Ancora:
“Con apa Pafnunzio mi sto addentrando anch'io nel deserto e provo una
pace profonda che mi consola nella mia solitudine di anziana, ma pregusto la
gioia della vita con il Signore, unico mio bene. Grazie caro apa. Pierangela”
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