Nel
salone del Capitolo del Convento degli Oblati a Santa Maria a Vico è stata
allestita una mostra dal titolo: Verba
volant, che vuol far venire alla mente la realtà opposta: Scripta manent. Gli scritti rimasti e
che continuano ad essere raccolti nella biblioteca della comunità costituiscono
un patrimonio inestimabile: manoscritti, stampe del 1500, libri con disegni
preziosissimi, dalla letteratura alle scienze, dalla teologia al diritto. Secoli
di storia, di persone, di fatti, di idee rimangono fissati per sempre e
raccontano di vite vissute, di studi, di scoperte, di eventi memorabili e
comuni. Tutto un mondo è racchiuso sugli scaffali, desideroso di darsi a
conoscere.
Che
vite povere quelle che si appiattiscono sul presente e non hanno il gusto, la
curiosità, il desiderio di conoscere il vissuto delle generazioni passate.
Quanto c’è da imparare e da arricchirsi anche solo a prendere in mano quei
libri, a sfogliarli… parlano con la loro stessa presenza, con le rilegature, le
illustrazioni, i titoli, i nomi degli autori, aprendo a mondi ignoti o
riaccendendo la memoria di cose già note, ma che sprizzano di sempre nuova luce.
Vi
sono anche libri appartenuti a sant’Eugenio de Mazenod. Oggi, aprendoli, mi
hanno mostrato quello che lui ha visto, quello che lui ha letto, e mi sono sentito
trasportato nel suo universo interiore.
Tenere
di conto del passato: rende più bello e sicuro il presente.
Nessun commento:
Posta un commento