La hall dell’hotel
Claret è gremita per la conferenza semestrale del Claretianum, tenuta questa
volta da Giacomo Perego, direttore editoriale della San Paolo. A seguito dell’Esortazione
apostolica di Papa Francesco, il tema è quello della gioia dell’evangelizzazione
nell’esperienza di Paolo.
Qquello che mi sono portato via da questa serata
di studio è soprattutto il casuale riferimento alla presenza di Maria nel
cenacolo dopo la risurrezione. Gli Atti degli apostoli descrivono i tre gruppi
che compongono quanti sono radunati nel cenacolo: i Dodici, le donne, i
fratelli di Gesù. Tre gruppi molto diversi tra loro, ognuno dei quali rivendicava
un particolare rapporto con Gesù: i Dodici d’essere stati tre anni con lui, le
donne di essere le più fedeli, i familiari l’appartenenza alla stessa famiglia.
Chi ha la capacità di tenere uniti fa unità questi tre gruppi? “Maria, la madre di Gesù”: è la
discepola per eccellenza, più dei Dodici, la più fedele tra le donne, che lo ha
seguito fin sotto la croce, colei che come nessun altro fa parte della sua
famiglia naturale. Da quel momento è Madre dell’unità.
Tocca a lei, anche oggi, fare unità tra le Chiese divise.
Tocca a lei, anche oggi, fare unità tra le Chiese divise.
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