Normalmente sul blog scrivo quello che sto
vivendo giorno per giorno. Ma in questo periodo sto scrivendo un libro sul
Natale: siamo fuori tempo!
Forse possiamo prendere un momento di
riposo, come ha fatto la santa Famiglia nella sua fuga in Egitto, così come la
dipende Caravaggio, accanto a un fiume, presso un bosco di querce e pioppi. Al
di là del ricco simbolismo, si resta attratti dalla quotidianità del soggetto: la
Madonna addormentata con il bambino in braccio, Giuseppe – anche lui casca del
sonno – che regge lo spartito a un angelo che suona il violino. Nelle note
dello spartito si riconosce un mottetto dedicato alla Vergine, del musicista
franco-fiammingo Noel Baulduin, sul tema del Cantico dei Cantici, intitolato Quam
pulchra es: è una serenata a Maria! Una piacevole passeggiata campestre? Un
particolare è indice di una tribolazione che turba il quadro idilliaco:
il violino suonato dall’angelo ha una corda spezzata. La santa famiglia
condividere ansie, paure, stanchezze di ogni comune famiglia.
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