Con forza lo asserisce e per tre volte lo ripete: “Non abbiate paura”: «Non abbiate dunque paura di loro… E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura».
Mandando i discepoli in missione
– siamo tutti “mandati” – Gesù sapeva che sarebbe capitato a noi come a lui: “Se
hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. Così è stato, è, e
continuerà ad essere per tanti cristiani. In maniera violenta, dalla
lapidazione di Stefano alle stragi in massa in Sudan, in India... Il
martirologio cristiano ogni anno si arricchisce di decine e decine di uomini e
donne uccisi perché hanno testimoniato il Vangelo e quindi sono scomodi: la
verità fa male.
Più spesso, nei nostri ambienti,
si avverte una persecuzione diversa, più sottile e quotidiana: chi vive con
sincerità il Vangelo è ridicolizzato, emarginato, additato come arretrato,
fuori dal mondo… Allora la paura rischia di paralizzarci. Meglio seguire la
corrente, fare come fanno tutti… E il sale diventa insipido, la luce si smorza
e si nasconde, la parola si soffoca e tace- La paura suggerisce un quieto vivere
e così uccide l’anima.
Perché non dobbiamo avere paura? Perché la verità si fa strada da
sola, è più forte dell’opinione. La Parola di Gesù rimarrà mentre tutto il
resto passerà. Perché ha vinto la morte con
corpo. La
dirà Gesù che è
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