“Ancona? Mi ero ambientata così bene a Marino. Ogni tanto andavo verso Castelgandolfo per vedere il mio mare di Anzio. Mi si spalancava sempre il cuore, grande come il mare. Mi lasciavo colorare dai colori del tramonto.
Ancona? Ma qui mi si capovolge il mondo. Giungo che
sta calando il sole. Ma dov’è il sole? Guardo il mare, grigiastro, con un cielo
scialbo, slavazzato. Dov’è il sole? Dietro i monti? Dall’altra parte? Mi si è
capovolto il mondo.
È proprio un capovolgimento. La vita è così. Lo
sto imparando. Il sole una volta te lo vedi tramontare sul mare e un’altra
dietro le montagne. Che bella la mia vita. Hai lasciato una casa e te ne
ritrovi centro, una famiglia e te ne ritrovi cento. Ovunque pellegrina e
straniera e ovunque a casa. Cittadina del mondo”.
Così
Simonetta Magari. Così anch’io giungendo ad Ancona per la presentazione del suo
libro.
Nella prima presentazione a Macerata è apparsa più la dottoressa, nella seconda a porto Potenza Piceno lei come persona nella sua esperienza umana. In ambedue i momenti non è stata una presentazione del libro ma un racconto della sua vita, che ha preso tutti.
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