Da Obra ci siamo spostati a Poznan. Visita alla facoltà di teologia, dove insegnano gli Oblati e di cui fa parte lo scolasticato di Obra. Una biblioteca da sogno, in un edificio appena inaugurato: cinque piani con una scala originalissima (naturalmente evitiamo l’ascensore perché la scala invita a salire a piedi per godercela, scalino dopo scalino, accompagnati dalle frasi della Scrittura incise lungo il percorso). Dall’ultimo piano la città si stende in tutta la sua bellezza. Poi la cattedrale, che sorge sulla più antica chiesa della Polonia, le cui origini risalgono alla fine del decimo secolo, e la chiesa della Madonna d’un gotico da sogno.
Il centro missionario degli Oblati è un luogo creativo d’animazione:
la rivista (20.00 abbonati), il sito web aggiornato in tempo reale, i contatti
con quanti sostengono le missioni, la spedizione di prodotti provenienti del
commercio equi-solidale… Tutto nelle mani di ragazzi e ragazze giovani. La casa
provinciale è un centro missionario anche perché da qui si parte verso le
diverse parti della Polonia per le missioni parrocchiali e la predicazione. Le
nuove sfide sono la società secolarizzata, l’indifferenza verso la Chiesa,
soprattutto da parte dei giovani… Gli Oblati vanno avanti imperterriti, facendo
di tutto per innovare il loro stile missionario.
In questi due giorni mi sposto in varie parti della città.
All’inizio mi sembrava che in città ci fossero molti parchi, poi mi sono reso
conto che c’è un solo grande parco con dentro, qua è là, brani di città. Tutto
pulito! I fiori lungo le strade, i prati rasati… Il traffico ordinato… Mi viene
spontaneo, ma non si deve fare, il confronto con Roma (che ha altre bellezze,
per fortuna). Non mancano laghi, aree attrezzate per lo sport… Dell’opprimente
grigiore uniforme del tempo del comunismo sovietico non c’è più neppure il
ricordo.
Il pomeriggio di venerdì e tutto il sabato è un incontro senza interruzione con il focolare in tante delle sue espressioni. Anche qui sono a casa come con gli Oblati. Che bello essere a casa ovunque!
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