«Tutto era iniziato ad Ancona, quando incontrai sr. Michela, un vulcano di donna. Allora era responsabile del Villaggio delle ginestre, il Centro per disabili a Recanati. Cercava un direttore sanitario e le fu fatto il mio nome. (…) Suor Michela. Carattere forte come me, qualche volta erano scintille. Ma quando ci si vuol bene le divergenze non infrangono l’amicizia, anzi la rinsaldano, e dopo ogni burrasca tornava il sole. Avrei potuto affiancarla nel lavoro di coordinamento di progetti di sviluppo e di inclusione di bambini e ragazzi con disagio e con disabilità in Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa. L’ho seguita a Roma, al Don Guanella». Così Simonetta Magari mi racconta di suor Michela.
Ho incontro suor Michela in maniera del tutto fortuita, per
ben altre questioni, e così ho scoperto il suo legame con Simonetta.
Soprattutto ho scoperto, come dice Simonetta, una donna energica, piena di
creatività. Direttrice dell’Opera femminile don Guanella di Roma, mi mostra gli
orti a cui ha dato vita per rendere attivi le donne disabili, mi parla delle iniziativi
per coinvolgere parenti e amici… è anche una grande studiosa, storica e scrittrice!
Ho letto la storia che ha scritto su don Guanella, e ho visto altre opere di
valore.
Nel libretto per la liturgia vi è la foto del discorso dattiloscritto che fece 50 anni fa mons. Canestri in occasione dei primo voti delle suore. Che impressione rileggerlo dopo 50 anni. Tra l’altro scriveva:
«Nella fiducia in Dio e in quel cuore adorabile del Signore che ci aspetta ogni giorno nella S. Eucarestia imparate a ripetere il vostro “Sì”, quel “Sì” che direte fra pochi momento perché i Voti sono un “Sì” in risposta al Signore: sappiatelo dire giorno per giorno soprattutto nell’incontro soavissimo con Cristo nell’Eucarestia, sappiate camminare ogni giorno mano nella mano d Maria. (…) Fra 25 anni, fra 50 anni quando farete la professione d’argento e d’pro nel ricordo che sarà un po’ velato di questo giorno, anche se con la voce un po’ tremante, vi auguro che possiate dire: “Signore ti ringrazio perché nonostante tutto ho saputo mantenere fede al mio “sì” di quel giorno ed ho saputo ogni giorno dire il mio Magnificat facendo miei i sentimenti della Madonna».
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