Campi a perdita d’occhio, ma anche boschi di abeti e betulle, silenziosi. Cammino il mattino presto, prima che inizino i lavori. Attraverso il canale. Le rane sono già in concerto. Cammino nel verde sotto il cielo d’un azzurro cenerino, sembra un paradiso. Improvviso un mostro appare. Attacca un albero, lo sradica come un fuscello e in un istante l’ha spogliato dei rami e tagliato in pezzi. Imperterrito continua in suo vagabondaggio nel bosco in cerca di altre prede. Dopo il fremito di terrore, il bosco riprende il suo respiro calmo sotto i raggi del primo sole.Due università e sette istituti di studi superiori: è il patrimonio degli Oblati nel mondo (ma vi sono anche molte scuole secondarie). Uno dei sette è una Accademia navale, in Indonesia. Comprensibili le facoltà di medicina e ingegneria nell’università delle Filippine, ma una Accademia navale… Ognuna delle nostre istituzioni accademiche è nata per rispondere alle necessità di quella regione, in linea con la nostra missione. L’Accademia navale sembrava la soluzione più adatta per avviare al lavoro i giovani di un’area molto povera - la quasi totalità musulmani - con l’unica opportunità sul mare…
Siamo insieme per riflettere sul cammino delle nostre istituzioni accademiche: personale, finanze, programmi… Uno scambio ricco e fecondo. Purtroppo non sono presenti i rettori del Sud Africa, Filippine, Sri Lanka per la difficoltà dei visti.
Faccio parte dell’Associazione (AOIHL= Association of Oblate Institutes of Higher Learning)) da ormai 13 anni. Quando fui invitato per la prima volta, ero appena stato nominato Direttore degli studi oblati - il “Servizio generale degli studi oblati” sarebbe stato creato più tardi all’interno dell’Amministrazione generale. Era una figura nuova nella congregazione. Fino a quel momento, gli studi oblati erano nelle mani del Postulatore, dell’Archivista e del Direttore dell’Associazione per gli Studi e la Ricerca Oblata. Partecipare all’AOIHL mi ha dato subito un senso di appartenenza al mondo degli studi oblati.
Secondo lo Statuto dell’Associazione, il ruolo della figura del Direttore del Servizio Generale degli Studi Oblati mi sembra molto sfumato: “condividere reciprocamente informazioni e comunicare tra il suo servizio e l’Associazione”. Personalmente ho sempre pensato -- ma so che si tratta di un’affermazione ambiziosa e irrealistica -- che il Direttore del Servizio Generale degli Studi Oblati potesse essere un richiamo costante alle nostre Istituzioni accademiche del loro ruolo tipicamente “oblato”. Mi chiedo, infatti, in che senso i nostri Istituti di Formazione superiore sono “oblati”.
Anzitutto sono “oblati “perché appartengono alla
Congregazione che ne assicura la gestione e il mantenimento. In secondo luogo sono “oblati” perché e se
esprimono il carisma proprio degli Oblati, se rispondono alla loro missione evangelizzatrice,
con particolare attenzione alle persone più svantaggiate. In terzo luogo sono “oblati”
anche perché promuovono studi sulla storia, il carisma, la spiritualità oblata.
Quest’ultimo punto non è il più importante, ma è importante per me che devo
assicurare gli studi specificatamente oblati. Cosa mi piacerebbe al riguardo?
1. Prima di tutto mi piacerebbe vedere un apporto dei nostri
istituti ai Capitoli Generali della Congregazione, alle Sessioni
Intercapitolari, ai Servizi dell’Amministrazione Generale: Postulazione,
Giustizia e Pace, Informazione... Spesso siamo poveri di idee. Laboratori di
riflessione come i nostri Istituti di Istruzione superiore potrebbero aiutare
tutti gli Oblati a conoscere le nuove linee del pensiero teologico, le nuove
sfide dell’umanità, il cammino della Chiesa oggi... Potrebbero fornire
competenze professionali per la gestione dei siti web, la digitalizzazione del
materiale archivistico... Si potrebbe fare di più per tutta la Congregazione?
2. Mi piacerebbe vedere un timbro più oblato nei nostri
Istituti. Il servizio a tutta la Chiesa ci aiuta a non ghettizzare i nostri
Istituti e a mantenerli aperti a tutte le vocazioni ed esperienze. Allo stesso
tempo sono Istituti “oblati”. Non si potrebbe tenere offrire conferenze
semestrali su temi tipicamente oblato? Possono essere di tipo storico: l’apporto
degli Oblati nella rispettiva regione, figure di eminenti Oblati... Possono essere
dottrinale: lo sviluppo di alcuni temi legati al nostro carisma, alla
spiritualità...
3. Sogno infine che alcuni professori e studenti dedichino parte
dei loro studi al campo strettamente oblato: storia, carisma, spiritualità,
famiglia carismatica...
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