Grazie Simonetta per avermi raccontato e reso partecipe della tua
storia. A brevi linee, a partire degli ultimi intensissimi momenti, anche se è
molto più ricca. Me l’hai raccontata con poche parole, soprattutto senza
parole, perché non potevi più parlare. È passato tutto da cuore a cuore. Mi hai
coinvolto, anche emotivamente. Ho scritto con un genere che fa pensare a un
romanzo, un romanzo breve. O più semplicemente una meditazione. Ma la tua
esperienza è vera. Ho cambiato soltanto alcuni nomi.
Ti sei raccontata sempre insieme ad altri, gli amici, i colleghi, i
pazienti, le focolarine: una storia condivisa.
Assieme a te la tua storia me l’hanno raccontata in tanti, a
cominciare da tua sorella, i sacerdoti della tua parrocchia di Lavinio, le tue
amiche, le tue compagne di viaggio sui Castelli Romani, Ancona, Roma, il
personale dell’Istituto don Guanella… Soprattutto i membri del focolare dove si
è compiuta l’ultima tappa del tuo viaggio e quanti in quel periodo si sono
presi cura di te. Li ringrazio, ognuno personalmente, anche se per vari motivi non
sempre riporto i loro nomi. Mi scuseranno se ha conservato soltanto poche cose
delle tante che mi hanno narrato.
Hai appena iniziato a raccontare la tua storia, Simonetta.
Continuerai a raccontarla ancora, ad altri, e altri ancora la raccoglieranno e
continueranno a raccontarla, perché è troppo bella, è troppo vera.
Sarà possibile acquistare il libro nei prossimi giorni su www.cittanuova.it/libro, oppure
contattare abbonamenti@cittanuova.it;
06.96522201; 3476400459
Sul sito di Città Nuova leggo il primo capitolo: https://www.cittanuova.it/simonetta-magari-grande-donna-dio-la-sla/?ms=001&se=026
Grazie P. Fabio di questa condivisione: importante la testimonianza quando la vita si fa difficile: che esempio!
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