“Ut omnes unum sint”. È il desiderio ultimo di Gesù che
Chiara Lubich ha raccolto e fatto proprio. Esso continua ad essere il nostro sogno: anche
noi viviamo per l’unità e la fraternità universale. È un ideale esigente, per
il quale Gesù ha dato la vita, fino al grido dell’abbandono. Quel grido ha
trovato eco nel cuore di Chiara, decisa ad andare per il mondo cercando in ogni
attimo della sua vita colui che era diventato il suo Sposo, l’unico grande
amore, e che ritrovava nei volti di quanti sono soli e sofferenti. Anche noi
continuiamo a seguirla in questo suo “andare per il mondo”, consapevoli delle
nostre debolezze, ma certi della presenza di Gesù in mezzo a noi, speranza,
gioia e salvezza dell’umanità e di ogni persona…
Nessuno ha detto queste parole, ma mi è sembrato di udirle al termine dell’Assemblea del Movimento dei Focolari. Ho assistito al passaggio dal periodo carismatico a un periodo nuovo, pienamente partecipativo, con linguaggi diversi, coraggiose aperture verso le realtà odierne. Un passaggio che si è espresso nella scelta della nuova Presidente, ormai di un’altra generazione, proveniente da fuori Europa. Quanto amore nell’atteggiamento della precedente generazione, espressa da Maria Voce, orgogliosa di presentare al Papa colei che è stata chiamata a succederle, come una madre che dà spazio alla figlia… Un passaggio nella maturità, non facile, ma necessario perché tutto cresca.
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