Da ormai 15 giorni sono al Centro Mariapoli di Castelgandolfo. Mai abitato qui così a lungo. Partecipo all’Assemblea generale dell’Opera di Maria come ho già scritto sul blog. E non come assistente ecclesiastico, cappellano o che so io, ma proprio come un membro tra i tanti, con i diritti e i doveri di tutti gli altri partecipanti, così da eleggere presidente, copresidente, consiglio, elaborare documenti… Non è proprio un fatto abituale. È un indice della novità che questo Movimento porta con sé, anche dal punto di vista giuridico.
“Dimmi con chi vai e ti dirà chi sei”. Già, vado con i focolarini, e dunque chi sono? Mai come in questi giorni vedo con chiarezza la bellezza della vocazione oblata e i suoi diversi aspetti racchiusi proprio nel nome. Il carisma è tutto nella prima parola: “missionari”. Si può essere più chiari? Sant’Eugenio direbbe: Abbiamo la vocazione stessa del Figlio di Dio. La spiritualità è racchiusa nella seconda parola: “oblati”. Indica la modalità per essere missionari, la stessa del Salvatore che per compiere la sua missione si è offerto totalmente fino a dare la vita. “Maria Immacolata” dice come si vive il carisma e la spiritualità: generandolo Gesù e “perdendolo”, missionaria e oblata in sommo grado; essere lei possiamo per essere missionari e oblati.
Vai con i Focolarini… e sarai Oblato.
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