Ho intercettato la lettera di una maestra ai suoi alunni
di IV B. Uno spaccato del tempo vissuto a scuola con il Covid-19.
Carissimi
ragazzi,
di solito
sono gli alunni che scrivono agli insegnanti alla fine dell’anno scolastico, ma
oggi vorrei anch’io scrivervi al termine di questo che è stato per tutti noi Un
anno speciale.
Anche se ci
siamo visti ogni giorno a lezione a distanza, non ci incontriamo dal “vero” dal
4 marzo e la pandemia causata nel mondo dal coronavirus, che ha cambiato molto
delle nostre vite, ci ha costretti a inventarci la Didattica a Distanza per
continuare ad andare a scuola. Tre mesi intensi. Belli, pieni di voi, della
vostra vita che è arrivata direttamente dentro casa mia, sebbene dalla
piattaforma on line Webex, e ha portato tanta gioia e luce alle mie giornate
chiusa in casa.
Grazie
ragazzi!
Con il
vostro esserci, ogni giorno attraverso il pc tra il vostro “buon giorno maestra”
ed “eccomi maestra”, siete cresciuti e diventati più responsabili; tra “scusa
sono in ritardo perché non riuscivo a connettermi” e “maestra si sente a scatti”, vi siete
impegnati moltissimo dimostrando di volere apprendere sempre meglio; tra “non
ti sentiamo” e “si, ora si sente benissimo”, avete continuato a studiare bene e
a collaborare tra voi. Con la vostra quotidiana allegria, con questa
“normalità” degli ultimi tre mesi di scuola mi avete aiutata ad essere una
maestra, anche chiusa in casa, avete riempito le mie giornate e mi avete
salvata da un altro pericoloso “virus” diverso del Covid-19, il virus dello
stare isolati e del non potersi incontrare.
Vi siete
subito adattati al modo nuovissimo e diversissimo di studiare insieme. Bravi!
Senza mai scoraggiarsi, anche quando c’erano problemi di connessione, libro e
quaderno in mano e concentrazione sull’argomento, siete andati avanti con
autonomia e spirito d’iniziativa. Sempre ascoltando i miei consigli,
suggerimenti … e a volte i miei rimproveri. Avete tirato fuori i vostri talenti
e il vostro desiderio di imparare nonostante le difficoltà della distanza. Avete
capito perfettamente che per andare in V elementare dobbiamo mettere in pratica
quanto imparato in questi quattro anni di studio insieme, ciascuno secondo le
proprie attitudini e capacità.
Grazie
ragazzi!
Siete un
team bellissimo, “siete una squadra fortissimi”, come direbbe Checco Zalone. E
io sono molto orgogliosa di ciascuno di voi! La vostra forza è stare insieme,
collaborare, aiutarsi gli uni gli altri, scoprire tra voi che le piccole e
grandi diversità sono la vostra ricchezza, da custodire. Sempre pronti a
rinunciare al proprio per aiutare chi è in difficoltà, e chi non riesce in qualcosa
sempre libero di chiedere aiuto ai compagni. Come ho fatto anch’io con voi a
lezione: mi avete aiutata a scrivere in chat, a spiegare a interrogare, a
inventare una scuola bella anche a distanza.
Grazie ragazzi!
Per le
nostre chiacchierate e per i nostri giochi a distanza. Vi svelo un segreto:
aspettavo il lunedì e il mercoledì per collegarmi il pomeriggio alle 14.30,
prima della lezione, per bere il caffè con voi e giocare a “Indovina cosa ho
mangiato?”. Il bello della scuola è proprio questo: stare insieme con gioia alunni
e insegnanti!
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