“Fra quattro anni
ci rivediamo”, mi disse l’oculista.
“Fra quattro anni?
Ma la patente dura dieci anni”.
“Sì, ma fra quattro anni lei avrà sessant’anni”.
Fu uno choc, non
avrei mai pensato che stavo per raggiungere i sessant’anni. La visita medica
per il rinnovo della patente mi lasciò senza parole.
Sì, ormai la mia
vita stava terminando. Avrei dovuto trovare le parole giuste che mi avrebbero
accompagnato nell’ultimo tratto; parole per vivere, o meglio parole che mi avrebbero
potuto aiutare a “sopra-vivere”. La vita l’ho già vissuta, mi dicevo, ora
occorre una vita ulteriore, “sopra”...
Iniziai così a
raccogliere parole che mi avevano ispirato nel passato, a cercarne altre nel
presente, a invernarne di nuove che mi aprissero al futuro.
Iniziai a
scriverle. Ne nacque un piccolo libretto: Parole per sopra-vivere. Lo feci
leggere al direttore di Città Nuova. “Troppo personale”, mi disse.
Un giorno scoprii
apa Pafnunzio e cominciai a prestargli le mie parole per sopra-vivere. Questa
volta Città Nuova le accettò, senza riconoscere nei detti di apa Pafnunzio le
mie parole.
Alcune di quelle parole di allora sono rimaste inedite.
Così ecco il mio nuovo libretto, con quel che resta
delle parole per sopra-vivere… con la solita alta tiratura di copie!
Buona sera P. Fabio. Dove posso trovare il nuovo libretto? Grazie.
RispondiEliminaPer favore Padre Fabio come si intitola il nuovo libretto?
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