Gli Oblati hanno tanti doni, ma non
quello di suscitare arte. Ci sono buone opere in giro per il mondo, ma mi pare
che quelle di valore siano poche. Comunque sono arrivati a casa nostra due
quadri molto belli, due ritratti di grandi dimensioni, alti più di un metro e mezzo, di sant’Eugenio
e del beato Gérard, dipinti una ventina d’anni fa.
Dalla chiesa di Maddaloni, che
gli Oblati hanno lasciato anni fa, sono passati a quella di Cagliari, ma non c’era
posto: tutta la chiesa era già stata occupata dai santi salesiani.
Eccoli dunque felicemente dirottati
alla casa generalizia dove troveranno la dovuta sistemazione.
L’autore è il napoletano Gennaro
Dinacci che ha perfezionato la sua formazione tecnica ed artistica con lo
studio dei grandi maestri della pittura negli anni in cui ha lavorato al Museo
Nazionale di Capodimonte e alla Reggia di Caserta quale restauratore di opere
d'arte con le Soprintendenze di Napoli, di Caserta e di Salerno. Adesso ha un
atelier-laboratorio sulla provinciale Fondi-Sperlonga.
La storia di questi quadri è un
po’ un romanzo, ed è legata a p. Ottorino Casarotto, che è stato 18 anni
parroco a Maddaloni. Dinacci aveva già restaurato alcune tele della chiesa. Il
rapporto con p. Ottorino lo portò ad un profondo cambiamento spirituale e come
riconoscenza espresse il desiderio di fare qualcosa per la chiesa. P. Ottorino
gli suggerì di dipingere un grande quadro dell’Amore misericordioso.
A quel punto Dinacci passo per
una serie drammatica di interventi chirurgici che lo condussero in fin di vita.
P. Ottorino, che andò a dargli gli ultimi sacramenti, disse chiaramente al
Signore che se il suo pittore moriva non ci sarebbe stato più un quadro in suo
onore. Si vede che il Signore ci ha ripensato e così Dinacci poté dipingere il
quadro. Un quadro tira l’altro… Così oggi abbiamo questo bel dono. Ne siamo
grati al pittore e a quanti ce l’hanno consegnato.
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