Ancora una volta insieme, religiosi di differenti Famiglia, per
condividere il cammino di sequela, rinsaldare la comunione, comunicarsi le
esperienze del servizio all’umanità… Quattro giorni di dialogo e di vita
fraterna. Ormai ci conosciamo da anni e siamo contenti di ritrovarci e
riscoprirci sempre più fratelli.
Anche questa volta sono chiamato a guidare i momenti di
meditazione. Oggi, tra l’altro, ho ricordato la nostra vocazione: l’unità. È la
vocazione di Gesù stesso: portare l’unità. Già, ma come?
Forse occorre proprio seguire la via di Gesù. In una parola
occorre essere Gesù, ovvero essere amore.
Amare “come” Cristo ha amato, fino allo svuotamento di sé, del
dono della propria vita che, per i membri di un Istituto religioso, si esprime nel
posporre il proprio carisma per accogliere quello dell’altro, andando così alla
radice da cui esso è germinato. Per arrivare a essere altro Cristo, siamo chiamati
ad andare verso l’altro carisma e amarlo come il proprio. In questo modo non ci
si ferma al dono, ma si giunge direttamente al Donatore e in lui si comprende
il valore del proprio dono, ritrovandolo attraverso la dinamica kenotico-pasquale
di morte e vita. È legge evangelica: per trovare la vita occorre perderla,
donarla all’altro e accogliendo il dono dell’altro (cf. Mt 16, 25).
Si entra così nella dinamica trinitaria. «Noi – ci ha spiegato
Chiara Lubich parlando del proprio contributo alle altre vocazioni nella Chiesa
– dobbiamo soltanto far circolare fra i diversi Ordini l’Amore. Si devono comprendere,
capire, amare come si amano [tra di loro] le Persone della Trinità. Fra essi c’è
come rapporto lo Spirito Santo che li lega perché ognuno è espressione di Dio,
di Spirito Santo».
È così, continua, che la spiritualità dell’unità «clarifica le
diverse spiritualità facendole tutte una,
tutte Spirito Santo, tutte espressioni di Gesù vivo ed autentico».
È lui che le unifica «portandole al loro primo principio che era santo». «Noi –
conclude riaffermando il compito del suo carisma – dobbiamo soltanto far
circolare fra i diversi Ordini l’Amore».
È
proprio questa la circolazione in atto in questi giorni a Sassone, all’incontro
dei Religiosi aderenti al Movimento dei focolari.
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