Soltanto
quella di san Pietro rimane aperta fino a domenica prossima.
Naturalmente
ne approfitto.
Questa
mattina l’ho attraversata ancora una volta e ho celebrato all’altare della
Vergine “Maria del Soccorso”, nella cappella detta “gregoriana” (Fu infatti
papa Gregorio XIII a costruire questa cappella, la prima parte della grande basilica
ad essere consacrata proprio per accogliere questa icona della Madonna proveniente
dalla precedente basilica costantiniana). Sotto l’altare il corpo di san
Gregorio Nazianzeno, amico di san Basilio.
Quella di "Maria del soccorso" è un’immagine
bellissima, davanti alla quale hanno pregato generazioni e generazioni di
romani e di pellegrini.
Le
porte sante si chiudono, ma ormai Papa Francesco, in questo anno santo, ci ha
fatto capire che le porte sante sono innumerevoli e si aprono ogni giorno
davanti a noi, a cominciare da quella di casa. C’è una porta più santa di quella
di casa? Dentro ci sono tante gioie, ma spesso anche tanti dolori: malattie,
indigenze economiche, preoccupazioni, dissidi… Tutto può trasformarsi in un
incontro con Gesù. Quando varchiamo la porta di casa eccolo ad attenderci con
il suo abbraccio.
C’è
poi la porta dell’ufficio, della scuola, ma anche quella del negozio, della
farmacia, del barbiere. Al di là di ogni porta possiamo incontrare Gesù, che ha
sempre il volto concreto di una persona…
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