domenica 29 maggio 2016

Sul Corso Mirabeau ad Aix


Mentre attraversavano il Corso per tornare a casa, Ninette si fermò, si sciolse dal suo braccio, e come ogni volta che aveva qualcosa di importante da dirgli, posò le mani sul bavero della giacca e lo sguardo dritto negli occhi.
«E tu, quando ti deciderai a dare il titolo di conte a una donna? Quanto ancora dovremo aspettare per una contessa de Mazenod? Zezé, sono ormai più di due anni da quando sei tornato. Non hai ancora né arte né parte. Ti barcameni tra un salotto e l’altro, ti annoi da morire, sei perennemente scontento…». Eugenio le posò delicatamente il dito sulle labbra ed ella tacque. La riprese sotto braccio e invece di continuare verso casa la guidò lungo il Corso. Camminarono in silenzio sotto gli alberi secolari del viale.

Così si legge nel racconto di sant’Eugenio che presto sarà pubblicato.
Anch’io questo pomeriggio ho passeggiato per il corso di Aix, fresco dell’aria pulita dopo la pioggia e illuminato da un sole primaverile discreto e gentile. Il mercato della domenica è diverso da quello degli altri giorni, ci sono soltanto gli artigiani e i contadini con i loro prodotti tipici: formaggi e prosciutti, pace casareccio, lavanda, saponi di Marsiglia, cappelli e sandali fatti a mano… un mondo calmo e antico, che sembra riportare indietro nel tempo. Chissà che non incontri Eugenio e sua sorella Ninette…


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