Ieri mi sono sbagliato. Il momento più importante
della messa è l’offertorio.
Andiamo infatti a messa per offrire noi stessi con l’offerta
che Gesù fa di sé al Padre.
In quelle poche gocce d’acqua versate nel vino ci
siamo tutti noi. Una volta versate prova a ritirarle fuori: impossibile.
Nell’offertorio c’è la nostra oblazione, l’offerta di noi,
così come siamo. Portiamo lì la nostra settimana, la nostra vita, con il lavoro
svolto, gli affetti vissuti, le sofferenze, le gioie, i sogni… Portiamo anche l’umanità
intera e la stessa creazione: pane e vino, “frutto della terra e del lavoro
dell’uomo”.
Tutto deponiamo sull’altare e tutto è santificato,
divinizzato. Quando il vino si trasforma in sangue di Cristo, anche le gocce d’acqua
vengono trasformate: chi può ritirarle fuori?
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