Le stanze in Santa Maria in
Vallicella sono state completamente ricostruite, nel luogo dove erano dove al
tempo di san Filippo vi erano le povere costruzione dei padri, poi demolite per
far sorgere lo stupendo oratorio del Borromini. Vi si trasferì il 22 novembre
1583: aveva 68 anni. Abitò due “stantiole”, come lui stesso le chiamava, una
per dormire e ricevere la gente ed una piccola cappella per la celebrazione
della S. Messa. Più in alto, si fece realizzare una loggetta per pregare in
solitudine. Da lì poteva vedere il cielo di Roma, i tetti, le cupole ed il Gianicolo.
Abbiamo visto il calice usato
dal Santo (il cui bordo è segnato dall’impronta dei suoi denti a causa
dell’intensità delle sue esperienze mistiche), con il quale sant’Eugenio volle
celebrare la messa quando andò in visita. Ci ha attratto anche il pulpito di
legno, che stava nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini e dal quale il santo insegnava già anche da
laico!
Chissà se
anche da lassù lanciava i suoi gridi di battaglia:
-
Paradiso! Paradiso!
-
Buttatevi
in Dio, buttatevi in Dio, e sappiate che se vorrà qualche cosa da voi, vi farà
buoni in tutto quello in cui vorrà adoperarvi.
-
Figliuoli, state allegri, state allegri. Voglio che non facciate peccati, ma
che siate allegri.
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