Il momento più importante della messa è quello… prima
della messa! È il riunirsi stesso della comunità cristiana.
«Nel giorno detto del sole [cioè la domenica] – narra
Giustino nell’anno 155 – tutti quelli che abitano in città e in campagna si
riuniscono in uno stesso luogo…». La Didachè
– siamo sempre a metà del II secolo – offre al riguardo un’immagine poi ripresa
costantemente nella tradizione della Chiesa: «Come questo pane spezzato era
sparso sui colli e raccolto è diventato uno, così si raccolga la tua Chiesa dai
confini della terra nel tuo regno».
Il Messale di san Pio V prescriveva che quanto il
sacerdote si era vestito dei paramenti ed era pronto, iniziasse la Messa, quasi
fosse qualcosa che riguardasse lui da solo.
Il nuovo Messale di Paolo VI
esprime invece la nuova coscienza della centralità del popolo di Dio maturata lungo il XX secolo:
«Quando il popolo si è radunato», inizia la celebrazione.
Il “radunarsi del popolo” non è soltanto un convenire
fisico, quanto piuttosto il costituirsi della comunità nell’unità della fede e
dell’amore reciproco. È premessa necessaria per la celebrazione. Se non c’è
unità, se non c’è amore reciproco non si può celebrare la messa (per questo si
inizia sempre con il chiedere reciprocamente perdono dei peccati!). È la Chiesa
che fa Eucaristia, così come Eucaristia fa la Chiesa.
Nessun commento:
Posta un commento