Anche apa Pafnunzio era convinto che
dietro ogni evento vi fosse la mano provvida di Dio. Sì, quel detto gli piaceva
davvero e ogni volta che lo mormorava il cuore gli si rallegrava.
Quella sera quando, al calare
della brezza, vide una foglia staccarsi dall’albero vicino alla sua cella, fu
colto da un dubbio. Sentì vibrare in sé il fremito della foglia che moriva. Dunque,
si domandò, il Padre vuole la morte di un passero, come quella di ogni essere
vivente, compresa quella della foglia che, dopo aver volteggiato con un gemito nell’aria,
si è ormai irrimediabilmente distesa sulla terra nuda? Non è Egli il Dio della vita
e non della morte?
“No – riprese apa Serapione guardando
il fratello con un sorriso compassionevole. Il Signore ha detto semplicemente: nemmeno
uno di essi cadrà a terra senza il Padre. Nel testo greco che ti ho letto non c’è
il verbo volere. Dio non vuole che il passero cada a terra, non lo vuole
neppure per la foglia. Gesù ha detto semplicemente che il passero non cade
senza il Padre, non cade senza il Padre al suo fianco, senza che Dio non cada
insieme a esso e lo accompagni e lo accompagni nella morte”.
Verso sera Apa Pafnunzio tornò
alla sua cella e si rimase fuori a sedere, contemplando gli ultimi raggi del
sole. Al calare della brezza una foglia si staccò dall’albero vicino alla cella.
Apa Pafnunzio vide il Padre che accompagnava la foglia nel fremito della sua ultima danza e lo vide morire a terra con lei.
Apa Pafnunzio vide il Padre che accompagnava la foglia nel fremito della sua ultima danza e lo vide morire a terra con lei.
Bello Fabio! Grazie!
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