sabato 15 agosto 2015

Assunta, con il “corpo”: il valore del nostro corpo

Mi è giunto una bella riflessione sulla festività dell'Assunzione della Vergine Maria, invitante a ritrovare un rapporto più vero, più autentico, forse più evangelico con il nostro corpo:

Non so se avete mai pensato a quale atteggiamento potremmo comunicare, esprimere, senza passare attraverso il nostro volto e le nostre mani? Parte fondamentale della nostra esistenza, il corpo è chiamato a divenire uno strumento di amore: attraverso i suoi gesti e le sue espressioni passa infatti la nostra risposta all'amore di Dio, il nostro amore per i fratelli. All'origine della nostra stessa vita c'è stato un gesto di amore profondo dei nostri genitori, nel corpo di nostra madre noi abbiamo compiuto l'esperienza fondamentale di essere accolti, nutriti, protetti. E che ancor oggi attraverso un abbraccio, una stretta di mano cordiale, un bacio, una carezza, noi possiamo dare e ricevere amore, compassione, sostegno. Guardando al corpo di Maria, trasfigurato subito dalla gloria di Dio, noi possiamo intuire il destino di questo nostro corpo. Anche se attraversato dalla sofferenza, deformato e segnato dalla malattia, esso può portare con sé – come in un vaso di argilla – un tesoro prezioso: l'amore che Dio vi riversa, la nostra risposta di amore rivolta a lui e ai fratelli. Proprio per questo anche il nostro corpo va verso un destino di bellezza e di gloria. Non può scomparire una realtà che ha vissuto tutto questo. "Glorificate, dunque, Dio, nei vostri corpi", destinati alla sua luce e alla sua gloria!


Nessun commento:

Posta un commento