In risposta al blog di ieri – “Una
volta erano religiosi…” – ho ricevuto un messaggio da una persona che non si
firma. Mi ha particolarmente colpito: “Sono una laica... mi unisco e dedico la
mia vita con la malattia, (carcinoma da 4 anni con tante chemio fatte e se Dio
vorrà da fare...) come un Dono per crescere col "Popolo di DIO"
GRAZIE”.
Dicevo ieri
che, davanti alla situazione di perdita di fede, sant’Eugenio e i suoi primi compagni
decisero di “lavorare seriamente a diventare santi”. Ecco qu una
persona che vive la sua malattia come un dono di Dio per sé e per contribuire
alla vita del popolo di Dio. Missionari non sono soltanto quelli di
professione, ma anche donne “laiche” come quella che scrive.
Ne ho una ulteriore prova questi
giorni alla nostra sessione di studio, dove sono presenti quattro laici che
lavorano a tempo pieno nell’animazione missionaria con gli Oblati. Sono più
convinti di noi e più appassionati di noi del carisma e della spiritualità
oblata. È bellissimo!
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